Intervista a Lauren.
CITAZIONE
IL CRITICO TELEVISIVO PIU' INNAMORATO DI "GILMORE GIRLS", MIKE AUSIELLO, SCRIVE UN ARTICOLO CON TANTO DI INTERVISTA FINALE ESCLUSIVA A LAUREN GRAHAM.
La fine di Gilmore Girls, che si sta avvicinando sempre più rapidamente, deprime sotto molti punti di vista. Mi verrebbe un nodo alla gola se mi mettessi a contemplarne anche solo uno. Prima di tutto, si tratta proprio della fine di un'era. Lauren Graham - la cosa più autentica che Hollywood sia riuscita a scovare dopo Katharine Hepburn – potrebbe non interpretare mai più un personaggio così intenso da farti venire il mal di testa come Lorelai. E a proposito di bravura, potrebbe non trovare più delle degne 'spalle' disposte a duettare verbalmente con lei come lo hanno fatto magnificamente Kelly Bishop (Emily Gilmore) e Scott Patterson (Luke Danes) nel corso della serie. Probabilmente però la cosa peggiore è che la morte della serie significherà che non potrò più intervistare la mia 'ragazza' preferita quanto l'ho fatto in precedenza. Con questo pensiero ad offuscare la mia mente, mentre ci accingevamo a fare quella che potrebbe essere la nostra ultima intervista, posso assicurarvi di non essermi affatto trattenuto! A sua volta, anche Lauren non ha avuto esitazioni.
So che adesso avrai molto tempo libero a disposizione.
Lauren Graham: (risata) Sì, pare proprio che sarà così.
Sei sollevata del fatto che è finita?
Graham: Direi di sì, ma ne esco con molti sentimenti contrastanti e comunque sia sono grata di aver fatto quest' esperienza. Ad ogni modo, sì, sono sollevata.
Tutto ci faceva sperare che lo show sarebbe tornato per una ottava stagione accorciata. Cosa è successo?
Graham: Beh, sai, è iniziato un grande tira e molla dal momento che si era proposta l'idea della mini-serie di 13 episodi. Io avevo già comunicato alla produzione circa due mesi fa che mi sembrava una cosa senza sbocchi. Perciò loro mi hanno chiesto di dargli un po' di tempo per architettare un sistema per far sì che le cose invece funzionassero nell'ipotetica ottava stagione. Sia io che Alexis ci sentivamo molto stanche, anche creativamente parlando perchè era come se lo show fosse veramente allo stremo e noi ci sentivamo vicine o quasi al traguardo. Non si riusciva neanche ad immaginare l'idea di un'altra stagione. Credo che stessero cercando di tentarci con questa cosa dei 13 episodi, e in effetti era tentante, ma ultimamente eravamo proprio arrivate ad un punto che non ci avrebbe rese capaci di lavorare ancora in modo così lucido come siamo state capaci di fare fino all'ultimo. Per continuare c'era bisogno di una situazione ideale. Chiaramente non c'era perchè i problemi erano troppi ed è probabile che fosse scritto nel destino che questa sarebbe stata l'ultima stagione. Voglio rendere anche noto che gli studios e la rete sono stati davvero molto rispettosi e generosi nei confronti nostri e di tutti gli altri nel corso di questo processo finale. Noi semplicemente non eravamo più disposte a continuare il lavoro con quei ritmi sostenuti che lo hanno caratterizzato per tutto questo tempo. Ma se avessimo lavorato a ritmi più lenti, allora in cosa avrebbe potuto trasformarsi lo show? Il modo in cui sarebbe piaciuto a molti concluderlo non necessariamente sarebbe stato efficace per la serie. Fino ad ora ho sempre fatto da sei a sette giorni pieni di lavoro per episodio e questo più meno, negli stessi termini di tabella di marcia, riguarda anche Alexis Bledel. Fare qualsiasi cosa al di sotto di quei termini avrebbe significato forse essere meno stressati, ma lo show ne avrebbe risentito e sarebbe diventato qualcos’altro. Hanno tentato di rendere appetibile per noi il progetto di una ottava stagione accorciata e noi ci siamo sforzate di essere fantasiose, ma il risultato finale è che sembrava di doversi imbarcare in una operazione troppo artificiosa e difficile da realizzare.
Durante queste negoziazioni, te e Alexis siete rimaste unite?
Graham: Non ufficialmente, ma di sicuro abbiamo discusso molto dei nostri progetti e speranze, in funzione dello show. Certo eravamo molto aperte l'una con l'altra. Molte delle nostre conversazioni si potrebbero riassumere con la frase "Te lo figuri un altro anno così?!"
E' vero che Alexis è stata l'osso più duro?
Graham: Non lo penso. Io ad un certo punto ho detto che non sarei più tornata a fare lo show. Allora loro hanno pensato "Sarebbe possibile continuare con soltanto Rory?"... Adesso non voglio prendere la parola al posto suo, ma entrambe abbiamo giocato a fare il tira e molla. Alla fine ci siamo decise che sarebbe stato un "no" se lo show fosse diventato lo show di una soltanto e non di entrambe le ragazze Gilmore.
C'era davvero la possibilità di una simile operazione?
Graham: Se si fosse trovata in un ambiente dove le sarebbe piaciuto lavorare, tipo uno show tutto suo e centrato su Rory, uno "spin-off" se vogliamo usare il termine tecnico [non so se ricordate, ma volevano fare una cosa del genere anche per Milo Ventimiglia - Jess - ma la miniserie sarebbe diventata troppo costosa per via della location californiana], i produttori avrebbero fatto tutto il possibile per realizzarlo. C'è stato anche un momento in cui abbiamo pensato che io potessi produrre lo show ma non farne parte come attrice. Ho fatto questo lavoro per un periodo lunghissimo. Era giunto il momento di passare oltre. E intanto loro continuavano comunque a tentare di tutto per far funzionare le cose. C'erano una grande quantità di possibili scenari per il futuro della serie. In effetti troppi, dunque molte indecisioni. Ho fatto due chiacchiere persino con Dawn Ostroff [il presidente della CW], col quale ci siamo parlati molto apertamente. Ci siamo davvero sforzati tutti quanti, ma alla fine sono stati anche loro a cominciare dire "Sapete cosa? Sta diventato troppo complicato". E a quel punto mi sono sentita più serena e sollevata, perchè non credo che sarebbe stato lo stesso show che tutti abbiamo amato se fossimo approdati finalmente al progetto della ottava stagione di 13 episodi. Abbiamo cercato di fare delle tabelle di marcia più facili da svolgere, ma non c'era davvero modo di farlo e riuscire a essere ancora le stesse Gilmore Girls.
Parlando di come si è sviluppato lo show durante il corso di quest'ultima stagione, ti reputi soddisfatta creativamente?
Graham: Molto soddisfatta e mi sono trovata benissimo a lavorare con gli autori. Ogni anno, anche quando capitanava la Sherman-Palladino, ho sentito che lo show trovava sempre la sua giusta direzione. Per l'ultimo episodio abbiamo fatto corrispondere l'ultima inquadratura con la prima scena del pilota della serie. Per fare ciò siamo andati a rivederci il pilota - era davvero tantissimo che io non lo vedevo. Ci siamo accorti che adesso lo show è davvero diverso da quel pilota, che all'epoca risultava molto più 'drammatico' rispetto al solito telefilm della Warner Bros. Credo che si sia evoluto e che abbia acquisito toni più da commedia nel corso degli anni; ogni anno si evolveva in qualcosa di diverso. Quest'anno è stato strano a volte perchè avevo molte meno cose da dire, e se si pensa a quanto parlavo agli inizi dello show c'è davvero da storcere il naso. Magari qualche spettatore ne sarà stato contento [per chi non ha capito, si tratta di un'affermazione di spirito e ironica], ma mi trovavo spesso in delle lunghe scene dove non blateravo più e l'effetto che mi faceva era sicuramente strano. Perciò mi sono posta l'obiettivo di mantenere la consistenza del suo personaggio e la produzione in questo è stata ricettiva nei miei confronti. [ci sono delle puntate, in particolare le ultime trasmesse, in cui il ‘vecchio stile’ Gilmore ha trovato in qualche maniera modo di riprendere vita]
L'anno scorso dicesti che ti sarebbe piaciuta l'idea di diventare anche produttrice e che la Warner Bros non te lo avrebbe mai permesso. Adesso che per la seconda metà della stagione sei stata anche produttrice, cosa è cambiato?
Graham: Mi sono accorta in modo molto netto che stavo facendo il mestiere della produttrice. Era come un passo enorme in avanti e speravo che la gente se ne rendesse conto che stavo facendo qualcosa in più. Infatti se ne è accorta. Quando capita che il 'creatore' della serie se ne va, per forza di cose gli attori risultano essere le persone che sono state lì a lavorare per più tempo e quindi sono le più consone per un passaggio alla produzione. Così sono stata coinvolta maggiormente nelle decisioni sulla direzione che la storia doveva prendere. Questo mi ha dato la sensazione di avere un ruolo più attivo nella serie.
Ho sentito che hai fatto delle richieste per cambiare un po' il finale…
Graham: Com'è che 'senti' le cose, Mike!? Dove andranno a finire tutte le talpe che lavorano per te adesso che lo show è finito?! (risate)
Bella domanda! Allora, che cambiamenti hai fatto apporre nel finale?
Graham: Sentivo che l'episodio era troppo leggero per essere il finale di una stagione. Pensavo che si dovesse creare la situazione perfetta per dire addio, o almeno per avere un qualche tipo di riscontro coi personaggi. Volevo anche che fosse più drammatico. David Rosenthal in questo è stato molto ricettivo — forse addirittura più di quanto fosse effettivamente necessario. Perciò ha fatto un passo indietro e ha tentato di dargli uno sguardo più obiettivo: "Come possiamo avere uno riscontro con i personaggi, dare una tregua a tutti quanti?" Era importante che si approfondisse un momentino.
Credi che i fan di Lorelai e Luke saranno soddisfatti del finale?
Graham: Sì, ma il punto è che lo show fondamentalmente parla delle ragazze Gilmore. Quella della relazione particolare fra madre e figlia è sempre stata l'idea base e trainante del telefilm, non siamo mai volute essere uno show dove succedono grandi eventi. Per questo motivo ho sempre avuto la grande preoccupazione che ci sarebbero state virate verso... (ride) semplificando, un 'doppio matrimonio' ! Non è proprio nelle corde e nei toni della serie quello di rappresentare eventi così… Tuttavia è certo che una direzione, con Luke e Lorelai, verrà presa e penso proprio che soddisferà gli appassionati.
Ti ha sorpreso quando i fan si sono mostrati molto riluttanti e delusi dalla rottura con Luke e del conseguente matrimonio con Christopher?
Graham: Beh, sicuramente è stata una storia difficile da seguire. Ci siamo sposati in modo assai impulsivo. Ho sempre voluto che il triangolo Luke/Lorelai/Christopher risultasse complesso abbastanza da non permettere loro di prendere posizioni decise e ovvie. E' come quando vai a vedere queste commedie romantiche e il pubblico si dice "Beh, è ovvio che Lei non può stare con quello!". Idealizzano e semplificano troppo. C'è stato l'intento di scrivere il personaggio di Christopher in modo che si rendesse questa cosa un vero triangolo amoroso. Tutto è successo velocissimamente. La storia di Luke e Lorelai è dove il telefilm è decollato. E' quella la cosa per cui tutti tifano perchè è in questo modo che il telefilm si è evoluto. Ha un senso preciso.
C'è chi teorizza una cospirazione per tua mano che avrebbe portato al capitolo "Lorelai-Christopher" a causa dei tuoi rapporti un po' spinosi con Scott Patterson (Luke)…
Graham: Sei tu che teorizzi la cospirazione! (risate) Finalmente ho scoperto la verità!
No, non teorizzo nulla io! Non puoi neanche immaginare quanta gente me lo venga a chiedere. Allora è ‘tutto fumo e poco arrosto’?
Graham: Sì, come al solito è stata una notizia pompata. Per carità, personalmente mi sento più amica di David Sutcliffe (Chris) e siamo anche andati a cena insieme delle volte. Ho sempre pensato che forse la gente credeva che nella serie tentassi di dargli più spago perchè nella vita vera siamo amici. Ma non stanno così le cose. Come ho detto, quando uno show continua per un periodo così lungo, è necessario eliminare tutte le scelte di trama più facili e ovvie perchè altrimenti è finita! Non ci sarebbero più percorsi interessanti da percorrere. Perciò si è sempre lottato per altre complicazioni di tipo romantico, in modo da rendere migliore la storia. La immediata reazione naturalmente è di sentirsi in colpa nei confronti dei fan per non dare la priorità assoluta alla faccenda Lorelai-Luke...
Come definiresti il rapporto professionale con Scott Patterson che si è creato nel corso di questi anni?
Graham: Assolutamente perfetto. Era un rapporto sul lavoro, come spesso lo è la maggior parte dei rapporti. Ma lui è stato davvero bravissimo e io ho sempre adorato le scene con lui e l'alchimia che c'era fra i due personaggi. La cosa più divertente è sempre stato il loro conversare e punzecchiarsi allo stesso tempo.
Finire senza Amy avrà causato sentimenti dolci-amari?
Graham: Sì. Quello che speravo - questo non è per dire male di David Rosenthal, col quale ho avuto un anno favoloso - è che lei potesse scrivere il finale. Ma non è quello il suo modo di lavorare. O si trova lì al cento per cento oppure non c'è proprio. Non poteva assolutamente tornare, prendere un blocco narrativo nuovo che lei non ha scritto e piazzarci un finale. Avrei voluto che quest'anno fosse stata coinvolta maggiormente, perchè in definitiva ho dovuto prendere io le sue veci, facendo cose che solo lei specificatamente sapeva fare. Senz'altro mi è mancato molto il suo stile.
Hai parlato con lei da quando è stato fatto l'annuncio della fine di 'Gilmore girls'?
Graham: Sì, ci siamo mandate delle e-mail e dovremmo incontrarci per un drink la prossima settimana.
Tenterai di farle divulgare le quattro parole finali che aveva intenzione di mettere nel finale della serie?
Graham: Già... - Me ne ero dimenticata. Credo che le avrebbe messe in bocca a me se avessimo saputo di finire prima. E' stato anche in questo che finire ora piuttosto che un anno fa mi ha scombussolata e resa un po' strana. Quando abbiamo finito di girare, c'era inoltre una possibilità piuttosto attendibile (50/50) di tornare. Percui al party di festeggiamento di fine riprese, eravamo tutti felici e all'uscita ci salutavamo dicendo "Allora ci si rivede il prossimo anno!". Se avessimo saputo che questa era davvero la fine, penso che anche lei si sarebbe arresa e noi l'avremmo accettato.
I più bei ricordi?
Graham: Oh, dio. C'era come una specie di inebriamento - è l'unico modo in cui lo saprei descrivere - quando avevamo questi dialogoni contorsionistici e alla fine riuscivamo a completarli con successo dopo 35 ciak. (risate) Quella è una sensazione che mai ho provato con altri ruoli. Per entrare in quel microcosmo linguistico il tuo organismo deve essere ben funzionante, devi saperti davvero concentrare. E quella sensazione è assolutamente esilarante. Mi mancherà come esperienza attoriale innanzitutto. E c'era un senso dell'humour molto particolare combinato alla musicalità dei dialoghi nel lavoro di Amy, che mi mancherà sul serio. Quelle erano comunque persone a cui volevo bene, che le vedessi tutti i giorni o meno. Io e Alexis siamo scoppiate a ridere tantissime volte per via della stanchezza. (ride) Si è creato un legame in un modo davvero unico. Mi mancherà la sensazione di essere attorniata da un gruppo di gente con cui mi sentivo molto a mio agio e da cui ho ricevuto molto supporto. Non è stato per niente facile fare questo telefilm e tutti coloro che hanno lavorato sul set sono stati davvero bravissimi.
Episodio preferito?
Graham: Dio mio. Sul serio, non riesco neanche a ricordare l'ultimo!
Una scena che emerge?
Graham: Ce ne sono davvero molte. Stare a tavola era una lagna perchè ci vuole un'eternità a preparare tutte le varie angolature, però ci divertivamo molto.
Dunque a quando una riunione delle Gilmore?
Graham: Si farà sicuramente il film delle Gilmore! (risate) No, non farò mai e poi mai nient'altro a riguardo. C'è addirittura Gilmore Girls: The Musical, una linea di abbigliamento chiamata Lorelai. E il profumo dal nome Stars Hollow... No, sai, sto facendo la promozione di "Una settimana da dio 2", che esce a giugno. Ho passato molto tempo a leggere e dormire. (ride) Ma sto facendo alcuni provini e proverò sicuramente a impegnarmi presto in un altro film.
Faresti mai un' altra serie TV?
Graham: Lo farei, ma non immediatamente. Adoro la TV. Penso che farei persino le commediole di mezzora con una sola cinepresa. Adesso però ho bisogno di un po' di tempo per godermela e realizzare che c'è bisogno di fare qualcosa di nuovo e totalmente diverso. Se adesso davanti a me ci fosse la cosa più stupenda che mi potrebbe capitare, non so se sarei capace di entusiasmarmi perchè credo che debba passare un po' di tempo in modo da dare aria e creare più spazio per le cose nuove. Percui, sì, mi piacerebbe prendermi un annetto di vacanza per vedere con calma cosa posso fare dopo.
Vuoi dire qualcosa ai fan?
Graham: Solamente che sono davvero grata per tutto il loro supporto, fanatismo (ride) e coinvolgimento dimostrato durante le varie salite e discese di questo percorso durato 7 anni. Non ci sono parole per descrivere la spinta che si prova a sentire i fan che ti hanno seguito, specialmente i più giovani, nel corso degli anni e che sono cresciuti insieme al telefilm e che hanno sviluppato un rapporto con un familiare proveniente da altre generazioni vedendo la serie insieme. Spero che quando avrò 55 anni e non potrò più lavorare come adesso, ci siano delle ragazze negli Studios che si ricorderanno chi era Lorelai Gilmore.
ho bisogno di tempo x commentare... lauren mi ha un pò deluso!!